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NUOVE VETTE, RECORD RISCRITTI: nono membro nel club dei campioni del mondo Ducati

Wednesday, 11 January 2023 09:48 GMT

Dopo 11 anni la Casa di Borgo Panigale torna a festeggiare il successo nel mondiale piloti nel WorldSBK

Il weekend in Indonesia ha incoronato un nuovo pilota: il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 è di Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) che ha visto così ripagati il duro lavoro e la tenacia. In Gara 2 allo spagnolo è stato sufficiente un secondo posto per assicurarsi il suo primo titolo nel WorldSBK, alla quarta stagione nel paddock del WorldSBK. Il mondiale dunque ha preso la via di Talavera de la Reina e anche di Bologna: per il costruttore bolognese si tratta di un’annata davvero storica dato che questo successo va ad affiancarsi a quello ottenuto in MotoGP™ da Francesco Bagnaia. Andiamo a ripercorrere le precedenti gioie di Ducati per celebrare nel modo migliore il costruttore bolognese.

 

DOVE TUTTO INIZIA: Roche e Polen aprono la strada

Nel 1988 e 1989 – le prime due stagioni nella storia del Campionato – sono di Honda che porta a casa il titolo con lo statunitense Fred Merkel. Nel 1990 le cose cambiano e questa stagione vede l’autentico dominio di Raymond Roche con Ducati. Questo è solo il primo di otto mondiali vinti da Ducati nel corso degli anni ’90. Nel 1991 e 1992 a trionfare è Doug Polen che precede Roche in entrambe le annate.

 

FOGARTY ALLA RIBALTA: inizia l’epoca d’oro di Ducati, emergono nuove stelle

Una nuova stella emerge nel panorama del WorldSBK; vince la sua prima gara con Honda ma Carl Fogarty nel 1993 con Ducati sfiora il successo in Campionato. Titolo iridato che arriva nel 1994 a Phillip Island e che sarà poi replicato nel 1995. Fogarty nel 1996 tenta l’impensabile e passa a Honda, nel tentativo di conquistare due mondiali di fila con due Case diverse. Non centra l’obiettivo dato che ancora una volta il mondiale è di Ducati: nel 1996 è Troy Corser a battere tutti.

Per la prima volta dopo quattro anni nel 1997 Ducati viene battuta: a farcela è Honda con in sella John Kocinski, nonostante il ritorno di Fogarty nel team ufficiale emiliano. Nel 1997 termina la stagione da vicecampione del mondo mentre nel 1998 porta a casa solo tre successi; la sua grande costanza di risultati però gli permette di festeggiare il suo terzo titolo. Probabilmente è il 1999 a consacrare Fogarty; la Ducati 996 gli consente di firmare una stagione da vero dominatore portandolo alla conquista del quarto Campionato del Mondo. Quarto e ultimo dato che la sua carriera termina con una brutta caduta a inizio 2000 a Phillip Island.

All’Hockenheimring nel 2000 conquista la sua prima vittoria: Troy Bayliss approda nel WorldSBK da campione 1999 nel BSB. Pronto per scendere in pista nella AMA Superbike, ben presto viene chiamato per prendere il posto di Fogarty nel team ufficiale WorldSBK. Due vittorie e altri sette podi per lui nel 2001. Domina il Campionato e diventa il nuovo punto di riferimento Ducati. Nel magico e spettacolare gran finale di stagione 2002 a Imola cede l’onore delle armi a Honda e Colin Edwards; Bayliss passa in MotoGP™ mentre Ducati torna a vincere il mondiale piloti nel 2003 con Neil Hodgson precedendo altre moto della Casa emiliana, quelle guidate da Ruben Xaus, James Toseland e Regis Laconi.

 

DUCATI CONTINUA A DOMINARE: Toseland batte Laconi, il ritorno di Bayliss

Nel 2004 Ducati arriva all’ultimo atto della stagione con ancora tre piloti in lizza per il titolo. A giocarsi il successo finale sono Regis Laconi e James Toseland, con quest’ultimo che vince Gara 1 e si porta in testa alla classifica prima di arrivare secondo in Gara 2 laureandosi campione del mondo. Anche il terzo posto finale è di Ducati.

Il 2005 è nel segno di Suzuki e Troy Corser ma il 2006 accoglie il ritorno di Troy Bayliss nel WorldSBK dopo tre stagioni in MotoGP™; Bayliss vince otto delle prime nove gare e poi a Imola regala il titolo mondiale a Ducati. Nel 2007 la corona iridata va a James Toseland con Honda mentre nel 2008 è Bayliss a festeggiare il suo terzo titolo mondiale diventanto il secondo pilota di maggior successo nella storia di Ducati dopo Fogarty. Noriyuki Haga manca il successo nel 2009, con il titolo che le sfugge anche nel 2010. Il 2011 è l’anno del trionfo di Carlos Checa con il team Althea Ducati: è il primo campione del mondo spagnolo.

 

Così vicino, così lontano, tante volte

Nessuno si immagina che per tornare in vetta al mondo Ducati avrà bisogno di altri 11 anni. Per il 2013 assistiamo all’arrivo della Ducati Panigale che al primo Round conquista la pole ma bisognerà attendere fino al 2015 con Chaz Davies per vincere una gara. La Panigale V-Twin non riesce a vincere il mondiale; inizia l’era di Jonathan Rea e del team Kawasaki. Il passaggio al motore V4 nel 2019 coincide con il passaggio di Alvaro Bautista dalla MotoGP™ al WorldSBK. Lo spagnolo vince le prime 11 gare della stagione ma delle cadute e un po’ di sfortuna permettono a Rea di confermarsi campione del mondo. Nel 2020 Scott Redding da rookie termina l’anno da vicecampione del mondo mentre nel 2021 chiude al terzo posto, con Michael Ruben Rinaldi che diventa l’ultimo vincitore della Casa emiliana.

 

BAUTISTA: missione compiuta

Nel 2022 Bautista dopo due anni in Honda torna in Ducati con una maggiore esperienza legata al contesto del WorldSBK e chiude il cerchio apertosi nel 2019. Nel corso della stagione lo spagnolo è superiore rispetto a Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) e Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che invece iniziano a commettere errori. A Magny-Cours e Barcellona assistiamo ad alcuni momenti chiave nella lotta per il titolo. In Gara 1 a San Juan il turco commette un errore e il titolo prende la strada della Spagna e di Bologna. In Indonesia Bautista mantiene tutto sotto controllo e torna a vincere un mondiale, 16 anni dopo il titolo conquistato in 125cc: Alvaro diventa il nono pilota a vincere il mondiale con Ducati.

 

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